Mostra varietale Patate di montagna 2016, i nostri ricordi
La terza mostra varietale delle patate di montagna, tenutasi a Pessinetto Fuori il 17 e 18 settembre 2016, ci ha dato delle belle soddisfazioni, a partire dalla presenza di numerosi visitatori e dall’interesse dimostrato verso l’universo di questo tubero diffusissimo ma non così conosciuto nelle sue centinaia di varianti.
Con l’Associazione La quarantina abbiamo scoperto storia, diffusione, problemi, curiosità e soprattutto la passione di chi va oltre il proprio lavoro per salvaguardare, per il sostentamento montano ma non solo, le preziose patate.
Abbiamo avuto il piacere di avere Ezio Sesia, della Società Storica delle Valli di Lanzo, a presentare il libro di Gianni Castagneri “Le radici del sapore – Cosa mangiavano nelle nostre valli” che racconta la storia degli abitanti delle Valli attraverso la storia dei cibi disponiili o meno nel corso tempo.
Silvia Maria Nepote Fus, Masca , ci ha raccontato come le erbe spontanee commestibili fossero parte integrante, e spesso fondamentale, dell’alimentazione e della sopravvivenza nei tempi passati e ci ha regalato qualche suggerimento per continuare ad utilizzare questi doni della natura.
Fabrizio Bottari che ci ha raccontato la sua esperienza di coltivatore, conservatore ma anche innovatore della coltivazione delle patate.
Una sala piena di persone interessate a queste piccole perle di sapere che abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare a conclusione delle 2 giornate della mostra.
Le 350 varietà di patate presentate quest’anno
La nostra Laura Chianale, insostituibile coordinatrice del progetto, ci lascia il suo personale saluto: “E’ stato faticosissimo, due giorni molto intensi. Intensi anche di scambi amicali tra persone diverse ma simili, di energie finalmente positive. Abbiamo ritrovato fiducia nel lavoro che stiamo faticosamente portando avanti, tantissimi visitatori ci hanno incoraggiato a continuare, stupiti che in un paesino come Pessinetto Fuori fosse possibile allestire una mostra così ricca. Il nostro cuore si è nuovamente colmato di fiducia e speranza. Grazie a tutti i collaboratori, all’ATA con il sommerrimo President Gamba Alfredo, che porta ovunque il suo spirito di pace e serenità, all’Associazione Produttori Patate di MOntagna, a Coldiretti, al consorzio della Quarantina rappresentato da Fabrizio Bottari, a Ezio Sesia e Silvia Maria Nepote Fus, che hanno commentato il libro di Castagneri, “Le radici del sapore”, a Pigi e Walter della Pro Loco di Pessinetto, ai piccoli Viola, Sofia e Donald che ci hanno mostrato l’ intergenerazionalità applicata aiutando con allegria ad allestire e smontare la mostra, e tanti altri ancora. Grazie ai Magnoutoun che sono venuti a trovarci e ce ne hanno cantate due…Grazie, di cuore. A n’autu bot!”