Il resoconto dell’assemblea nazionale di Salviamo il Paesaggio
(Roma, 20/09/2014)
Alle prime luci del mattino di sabato 20 settembre, il Parco delle Energie a Roma (area dell’ex Snia recuperata a uso di verde pubblico dopo una lotta durata anni con la proprietà – il costruttore Pulcini) ha visto un gruppo di persone via via più nutrito, proveniente da tutta Italia, prender posto sulle panche di legno allineate sotto la grande tettoia: l’assemblea del Forum Salviamo il Paesaggio stava prendendo forma. Gli interventi si sono susseguiti per tutta la giornata, in un caldo umido degno di Giakarta e forse piuttosto inquietante per essere a inizio autunno. La discussione è stata divisa per temi che hanno posto il paesaggio italiano al centro dell’organizzazione del forum, della Costituzione, della materia urbanistica, dei beni culturali, delle infrastrutture, dell’agricoltura e del consumo di suolo.
L’apertura è toccata, com’è naturale, alla relazione del coordinamento uscente. Alessandro Mortarino , che ha riassunto i primi tre anni del Forum, evidenziando la credibilità raggiunta con gli interlocutori politici e istituzionali. Nel passare la mano, non ha mancato di segnalare le sfide per il futuro: quelle difensive, principalmente la disamina critica dell’azione governativa e parlamentare alla luce degli interessi “sviluppisti” di parte dell’economia e della finanza, e quelle propositive. Alessandro ha preso atto che il Censimento del Cemento non ha dato i risultati sperati, spesso per indifferenza ma anche per mancanza di risorse e competenze da parte delle amministrazioni: in un quadro complessivamente deludente, alcune risposte – fra cui quella del comune di Asti – mostrano peraltro l’esistenza concreta di un modello virtuoso che può essere propagandato ed esteso.
Invitato da Alessandro a parlare a nome del gruppo candidato a proseguire l’opera di coordinamento, Claudio Arbib del Coordinamento di Roma e Provincia ha insistito sulla necessità di focalizzare l’azione su pochi obiettivi di carattere nazionale che figurino a fattor comune dell’azione di tutti i sostenitori. Fra questi, forti del lavoro di analisi svolto nell’ultimo anno sul fiorire di proposte – parlamentari e non – sul consumo di suolo, l’idea di assumere sulle spalle del Forum l’elaborazione e la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare in accordo alle linee guida che il Forum stesso ha sviluppato a partire dal 2012. Ricordando che il Forum ha un patto fondativo che offre visibilità alle battaglie locali in cambio di impegno sui temi comuni, e chiedendo quindi maggiore responsabilizzazione e collaborazione a tutte le associazioni che sostengono il Forum, Claudio ha presentato la candidatura – soggetta a una verifica stringente delle condizioni a circa metà mandato – di un team originato dal Coordinamento di Roma e Provincia e formato, oltre a lui, da Marco Bombagi, Barbara Bonomi, Cristiana Mancinelli Scotti e Stefano Salvi.
Nell’intervento successivo, Edoardo Zanchini di Legambiente ha posto il problema dell’improvvisa desertificazione, ai piani alti della politica, del terreno che aveva fino a poco prima nutrito il dibattito sul consumo di suolo, osservando che in un clima del genere la proposta di legge del Forum subirebbe verosimilmente la sorte delle mille altre proposte che si velano di polvere nei recessi del Parlamento. Edoardo, come altri che si sono succeduti, ha richiamato d’altronde l’urgenza di esaminare il decreto “Sblocca Italia” per segnalarne le criticità e arrestarne gli effetti perversi. Chiarito che una nostra proposta di legge avrebbe comunque l’effetto di rafforzare la partecipazione del Forum e catalizzare l’opinione pubblica sugli attacchi al territorio, e che l’analisi dello “Sblocca Italia” è perfettamente coerente con la proposta di concentrarsi su temi di interesse comune, il voto sul nuovo coordinamento ha registrato due sole voci contrarie: una preoccupata dello svuotamento del Coordinamento di Roma e Provincia, l’altra non convinta dell’opportunità di affollare ulteriormente il già ricco parterre di leggi – urbanistiche e non – sull’uso dei suoli. Clou della giornata è stata la lectio magistralis dell’insigne costituzionalista Paolo Maddalena , che ha richiamato con forza il concetto di sovranità del popolo sul territorio. Si sono poi susseguiti interventi di Comitati, Associazioni e singoli cittadini. In seguito, Gualtiero Alunni del Comitato NoCorridoio RM-LT ha ricordato come fiumi di denaro pubblico (Legge Obiettivo, Project Financing, defiscalizzazione) siano stati stanziati per opere inutili per i cittadini ma ricchissime di opportunità per i corrotti, mentre solo le briciole sono rimaste per la manutenzione e la messa in sicurezza di una rete stradale sempre più fatiscente. Salvatore Lo Balbo di FILLEA-CGIL ha reclamato per i lavoratori edili il lavoro buono, quello che dà la dignità di cittadini senza dilapidare il patrimonio territoriale del nostro Paese oggetto, oggi come e più di cinquant’anni fa, all’insaziabile appetito di pochi grandi speculatori. Fra le varie proposte girate all’assemblea dai rappresentanti dei comitati che si sono alternati sul palco nel corso della giornata ricordiamo infine:
• l’organizzazione di un dibattito pubblico con i politici nazionali per discutere sulle proposte di legge ferme in commissione;
• la formazione di un gruppo didattico per la sensibilizzazione degli studenti medi sul tema del paesaggio;
• la costituzione di un seminario permanente sul paesaggio e sulle sue relazioni con altri temi ambientali;
• la cura dell’accesso a reti di consulenza legale per associazioni e comitati.
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