Venerdì 15 maggio ATA ha partecipato, con alcuni suoi rappresentanti, alla riunione convocata presso il Comune di Groscavallo relativa al nuovo elettrodotto da 132 kV che dovrebbe collegare la cabina di trasformazione di Ceres alla sottostazione di Funghera, su un percorso di 9 km in cui si prevedono 29 tralicci di altezza variabile tra 20 e 50 metri e una pista sottostante priva di vegetazione e larga 25 metri.
Il nuovo elettrodotto è, così come dichiarato “condizio sine qua non per l’autorizzazione di 5 centrali idroelettriche ad acqua fluente nella Valle di Ala e in Valgrande.”
All’incontro erano presenti, oltre ai rappresentanti dell’ATA:
Sindaco e vicesindaco e il tecnico comunale del comune di Groscavallo
Sindaco, vicesindaco, assessore e tecnico comunale del comune di Monastero di Lanzo
Sindaco e consigliere del comune di Pessinetto
Sindaco del comune di Mezzenile
Rappresentanti del CAI e dei cacciatori (hanno anche loro presentato osservazioni)
Due tecnici della Studio Bettiol di Treviso che ha redatto il progetto preliminare
L’ex sindaco di Groscavallo e attuale vicesindaco, dichiara che la riunione si propone di presentare il nuovo tracciato compilato seguendo le direttive della determina regionale che, nel bocciare il progetto preliminare, ha prescritto la procedura di VIA e richiesto ulteriori valutazioni e approfondimenti. Oltre alla presentazione delle modifiche al tracciato, vi è l’intento, da parte dei rappresentanti del comune di Groscavallo, di giungere ad un progetto “condiviso”.
Prima di entrare nel dettaglio del nuovo percorso, i rappresentanti dell’ATA chiedono di conoscere l’ubicazione delle cinque centrali e la loro potenza nominale.
Il vicesindaco del comune di Groscavallo indica: località, potenza di picco e società privata richiedente l’autorizzazione:
1. Groscavallo 1.500kW di picco, richiedente Comune + altra società non specificata
2. Chialamberto: 4.500 kW di picco, richiedente Brixia
3. Cantoira: 400 kW di picco, richiedente SiPower
4. Balme, 1.400 kW di picco, richiedente Idropiemonte
5. Ala di Stura: 3.500 kW di picco, richiedente Idropadana
Totale delle potenze di punta installate 11.300 kW (11,3 MW).
ATA fa notare che l’elettrodotto previsto è dimensionato per 132 kV e 1.250 Ampère e, quindi, è in grado di traportare 165 MW, ossia 15 volte la potenza di punta di tutte le centrali previste.
Il dato è confermato dai tecnici della Bettiol che dichiarano di aver lavorato su dati non definiti da loro.
Da chi sono stati determinati? Pare da Enel, assente a quasi tutti gli incontri. Facciamo presente che ci sembra pleonastica la presentazione del nuovo tracciato.
Se davvero i numeri sono quelli fin qui trasmessi, appare evidente che non esiste assolutamente la necessità di costruire un elettrodotto di tali dimensioni; si può pensare a un tracciato interrato o a un potenziamento della linea Media Tensione già esistente.
Il concetto è efficacemente illustrato dicendo che ”realizzare l’elettrodotto previsto sarebbe come costruire un’autostrada per sole tre macchine al giorno”.
Inoltre, Il vicesindaco del comune di Groscavallo afferma che Enel non dismetterà la vecchia linea MT, ma la affiancherà a quella AT che si vorrebbe costruire.
Alle 17 i rappresentanti dell’ATA lasciano l’incontro e nel salutare e ringraziare i presenti, affermano che l’associazione è favorevole a microproduzioni di energia elettrica, che non ha nessun tipo di prevenzione (contrariamente a quanto sostenuto, durante l’incontro, dal sindaco di Groscavallo), ma che valuta semplicemente, dal punto di vista della sostenibilità ambientale, i vari progetti presentati sul territorio.
Il Direttivo ATA (Associazione Tutela Ambiente)